L'undicesima edizione del festival organizzato dalla Compagnia Le Saracinesche, andrà in scena dal 20 giugno all'11 luglio a Ozzano e presso il Giardino Archeologico di S.Pietro. Quattro gli appuntamenti del festival,quattro spettacoli che si muovono dalla drammaturgia contemporanea al teatro di ricerca, dal teatro fisico al circo:uno sguardo trasversale sulla realtà artistica italiana e non solo.
C’è un filo rosso che lega tra loro gli spettacoli di questa 11° edizione del Festival LA TORRE E LA LUNA, organizzato dall'O.T.E – Compagnia Le Saracinesche, in scena dal 20 giugno all’11 luglio a Ozzano e presso il Giardino Archeologico di S.Pietro: il TABU'.
Con il termine “tabù” si indica una forte proibizione, relativa a determinati comportamenti e consuetudini, considerati "sacri e proibiti": sono diventati tabù tutte le azioni che recano una forza di natura più o meno incerta. La riflessione parte da come determinate tematiche sociali e non, che alle soglie del XXI secolo dovrebbero ormai essere state affrontate, sviscerate e metabolizzate dall’opinione pubblica, suscitino ancora imbarazzo, turbamento e una certa difficoltà nella loro elaborazione; d’altra parte questa meravigliosa e sgangherata “Italietta” è da sempre poco incline al cambiamento e alla novità.
Il primo tabù ad essere affrontato sarà quello religioso.
In scena la travolgente ironia e il dissacrante sarcasmo dalla Compagnia toscana GLI OMINI, che il 20 giugno presso il Prato Antistante Palazzo della Cultura di Ozzano dell’Emilia apriranno la rassegna con lo spettacolo L`asta del Santo.
L`asta del Santo non è solo un gioco e non è uno spettacolo: è un venditore di fronte alla folla e un mazzo di carte disegnate. Ad ogni carta corrisponde un santo, ad ogni santo una vita di straordinarie avventure, morti impensabili, miracoli improbabili. Ogni carta viene narrata e poi messa all’asta: il gioco sta nel credere fortemente in un santo e puntare su quello per vincere uno dei tre premi in palio. Tre saranno i vincitori, per gli altri sarà cocente la delusione, ma almeno sapranno a chi appellarsi in caso di cocenti delusioni.
Il secondo appuntamento esplorerà i rapporti umani e le varie sfumature e sfaccettature dell’amore e dell’affetto. In esclusiva nazionale, lunedì 27 giugno (presso Giardino Archeologico di S.Pietro di Ozzano dell’Emilia), sarà ospite della rassegna la Compagnia Spagnola DU.K.To, in collaborazione con C&C Company, con un nuovo progetto di Physical Theatre, In-Confort; lavoro che abbraccia danza e teatro circo con un linguaggio innovativo, che verte sulla commistione e stratificazione di tematiche sociali e discipline atletiche. In-Confort è il punto di disequilibrio nel quale ci troviamo ogni volta che cerchiamo un cambiamento, una sfida con noi stessi, nuovi punti di vista sulle cose. Lo spettacolo racconta per immagini un viaggio, una lunga avventura di vita a quattro, una nuova idea di famiglia che ci scegliamo al di là dei legami di sangue.
Si prosegue il 4 luglio con il duo Carlo Massari/Chiara Taviani (C&C Company) che portano in scena 012 United Color of the End, uno spettacolo di teatro danza che tocca con leggerezza, sensibilità e ironia il tema della famiglia e il tabù legato alla fine del mondo.
Una famiglia su una poltrona attende la fine del mondo. Un’opera senza parole sull'importanza del dialogo: un piccolo spazio in cui tre punti di vista sono costretti ad essere vicini nei loro ultimi istanti di vita.
In scena un uomo, una donna e un bambino uniti da quella speranza che, come spesso si dice, è l’ultima a morire. Rapporti che si incrociano e relazionano sempre in modo diverso, in attesa che qualcosa avvenga: la fine di un’era, di un progetto, di uno spettacolo, della vita.
L’ultimo appuntamento è previsto l’11 Luglio sempre al Giardino archeologico di S.Pietro con Corpi Impuri, di e con Marinella Manicardi. Lo spettacolo, che chiude la rassegna, affronta con garbo e leggerezza un fenomeno tanto naturale quanto censurato del corpo femminile: le mestruazioni.
Corpi impuri è uno spettacolo lieve e intelligentemente ironico, è una battaglia buffa e feroce tra due nodi: la rappresentazione del corpo femminile tra scienza e religione e il concetto di sporco e pulito. E in mezzo, e nonostante tutto, c’è la vita delle donne, oggi, in Italia.
L’inizio degli spettacoli è previsto per le ore 21.30; in caso di maltempo le serate verranno spostate presso il Palazzo della Cultura di Ozzano (P.zza Allende, 18 – Ozzano dell’Emilia).
L’ingresso agli spettacoli è di € 5,00, con possibilità di sottoscrivere un mini abbonamento alla rassegna che include un evento gratuito.
Il festival fa parte di Bè Bologna Estate 2016, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna.
LUOGHI DEL FESTIVAL
• GIARDINO ARCHEOLOGICO in Località SAN PIETRO DI OZZANO DELL’EMILIA (via S.Pietro, 35 Ozzano delle’Emilia – BOLOGNA)
• PRATO antistante Palazzo della Cultura (P.za Allende, 18 Ozzano dell'Emilia - BOLOGNA)
INFO & PRENOTAZIONI
Mail: infote@yahoo.it
mobile: 331.7813138